Nel panorama condominiale, la protezione dei dati personali è un tema di crescente rilevanza, soprattutto alla luce delle norme stabilite dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e dalla normativa nazionale in materia di privacy. Un provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 22 maggio 2018 offre spunti importanti per comprendere le implicazioni della gestione dei dati all’interno di un condominio e come un’amministrazione condominiale debba affrontare tali questioni.
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ToggleIl caso oggetto del provvedimento
Il provvedimento in esame scaturisce da un ricorso presentato da due condòmini contro l’amministratore del condominio una società affiliata a quest’ultimo. I ricorrenti lamentavano la pubblicazione online di una perizia tecnica, redatta nell’ambito di una controversia giudiziaria tra gli stessi e il condominio. Il documento, ospitato sul portale web condominiale, conteneva fotografie dettagliate degli interni dell’abitazione privata dei ricorrenti, compresi immagini di camere da letto, armadi con vestiti, ritratti di famiglia e altri dettagli della vita privata. La perizia era stata allegata a una causa che si era conclusa anni prima con una sentenza passata in giudicato, ma la documentazione era rimasta accessibile online senza alcuna giustificazione valida per la sua permanenza.
Le ragioni dei ricorrenti
I ricorrenti sostenevano che la pubblicazione delle fotografie non fosse pertinente alle finalità amministrative condominiali. A loro avviso, la permanenza online della perizia non solo violava la loro privacy, ma esponeva anche la loro sicurezza personale, in quanto le immagini mostravano dettagli privati della loro vita domestica. Inoltre, il fatto che tali dati fossero facilmente accessibili a tutti i condòmini, senza alcuna protezione aggiuntiva o limitazione, costituiva una violazione grave della riservatezza.
In particolare, i ricorrenti citavano un episodio di furto subito nel 2017, in cui erano coinvolti gli stessi locali ritratti nelle fotografie, il che rendeva la situazione ancora più delicata. L’assenza di una delibera condominiale che giustificasse la pubblicazione dei dati e la mancata adozione di misure di sicurezza adeguate (come un accesso riservato e protetto da credenziali) evidenziavano, secondo i ricorrenti, un grave abuso.
La difesa dell’amministratore
L’amministratore e la società difendevano la liceità del trattamento dei dati, argomentando che la pubblicazione della perizia fosse pertinente alla gestione condominiale, soprattutto perché i documenti relativi a una causa legale dovessero poter essere consultabili dai condòmini. Inoltre, sostenevano che l’accesso al sito fosse protetto da credenziali personali, il che, a loro avviso, conciliava la necessità di trasparenza con la tutela della privacy.
Nonostante ciò, l’amministratore rimuoveva successivamente il documento dal sito web condominiale, pur ribadendo di non riconoscere alcuna illiceità nel trattamento dei dati.
La decisione del Garante
Il Garante, dopo aver esaminato il caso e valutata comunque come illecita la condotta dell’amministratore, ha ritenuto che non fosse più necessario adottare ulteriori provvedimenti, in quanto l’amministratore si era già adoperato per rimuovere il documento contestato. Pertanto, il ricorso si è concluso con il “non luogo a provvedere”, ossia il Garante ha ritenuto che la questione fosse stata risolta con la rimozione del contenuto dalla rete.
Tuttavia, il Garante ha disposto il pagamento di una somma a titolo di spese legali, fissando l’importo totale a 500 euro, da ripartire tra l’amministratore e la società.
Le implicazioni per la privacy in Condominio
Questo provvedimento offre importanti riflessioni per tutti i condòmini e gli amministratori che gestiscono informazioni sensibili in ambito condominiale. In particolare, è fondamentale che la pubblicazione di qualsiasi documento sul sito web condominiale sia giustificata dalla sua effettiva pertinenza con le attività di amministrazione delle parti comuni, e che vengano adottate misure di sicurezza adeguate per proteggere la privacy dei condòmini.
Se vuoi scoprire come evitare sanzioni per violazioni della privacy in ambito condominiale, scarica al seguente link il manuale con le 10 mosse da seguire per essere conforme alla normativa privacy in condominio: https://www.tutelacondomini.it/richiedi-il-manuale-di-tutela/
Autore
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“Avvocato già iscritto all’Albo presso l’Ordine degli Avvocati di Torino. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino con tesi in materia di Big Data e rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali (GDPR). Specializzato in diritto della privacy, diritto penale e responsabilità civile”.
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