Conflitti tra condomini e privacy: Quando le norme di vicinato si applicano in condominio?

Quando e come le regole di vicinato trovano applicazione nei rapporti condominiali

Nel contesto condominiale, le norme che regolano i rapporti di vicinato non sempre trovano applicazione diretta. La loro adozione dipende dalla compatibilità con la struttura dell’edificio e dalle caratteristiche dello stato dei luoghi. In questo articolo approfondiremo una recente sentenza della Corte di Cassazione e analizzeremo un esempio pratico per chiarire il tema.

Quando si applicano le norme di vicinato in condominio?

Le norme di vicinato si applicano solo se compatibili con la specifica situazione condominiale. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3891/2000, ha ribadito che spetta al giudice valutare caso per caso la compatibilità delle norme con l’edificio condominiale. Questo perché in un condominio è necessario bilanciare gli interessi di diversi proprietari che condividono uno stesso immobile.

Come si bilanciano gli interessi contrastanti tra condòmini?

Il giudice del merito ha il compito di contemperare i diversi interessi, assicurando una convivenza ordinata. Un esempio pratico è quello affrontato nella sentenza citata.

Un condomino aveva installato una tettoia in lamiera a protezione di una tenda parasole, conforme al regolamento condominiale per tipo e colore. Tuttavia, la tettoia provocava riverberi di luce fastidiosi e comprimeva il diritto di veduta in appiombo del condomino soprastante. Nonostante ciò, il giudice ha ritenuto la tettoia legittima in quanto necessaria per la tutela della privacy e per il riparo dagli agenti atmosferici.

L’interesse alla privacy e alla protezione dagli agenti atmosferici ha prevalso sulle altre esigenze.

La sentenza n. 3891/2000 della Corte di Cassazione ci ricorda che, in condominio, l’applicazione delle norme di vicinato è subordinata alle esigenze di convivenza. Il bilanciamento tra privacy, tutela dagli agenti atmosferici e diritti altrui è cruciale per una vita condominiale armoniosa. Riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni e comunicare con i vicini sono le chiavi per evitare contenziosi.

Autore

  • “Avvocato già iscritto all’Albo presso l’Ordine degli Avvocati di Torino. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino con tesi in materia di Big Data e rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali (GDPR). Specializzato in diritto della privacy, diritto penale e responsabilità civile”.

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