Amministratore di condominio: quali obblighi nella gestione dei fondi condominiali?


Il corretto adempimento degli obblighi di trasparenza finanziaria nell’amministrazione condominiale è essenziale per garantire la fiducia dei condomini. In questo articolo esploreremo gli obblighi dell’amministratore di condominio riguardo alla gestione delle somme, con un esempio pratico per chiarire il concetto.


Il rapporto tra l’amministratore di condominio e i condòmini è regolato da precise disposizioni che mirano a garantire trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse comuni. L’articolo 1129, comma 7, del Codice Civile stabilisce uno degli obblighi fondamentali in tema di gestione delle somme e della rendicontazione finanziaria del condominio. In questo articolo, analizzeremo cosa comporta l’obbligo di far transitare tutte le somme su un conto corrente dedicato e quale diritto di controllo è concesso ai condòmini.

Cosa stabilisce l’articolo 1129, comma 7, del Codice Civile in materia di gestione delle somme del condominio?

L’articolo 1129, comma 7, del Codice Civile impone all’amministratore del condominio di far transitare tutte le somme ricevute dai condomini o da terzi, nonché quelle erogate per conto del condominio, su un conto corrente dedicato, intestato esclusivamente al condominio. Questo implica che le operazioni finanziarie relative alla gestione condominiale devono essere separate dalle finanze private dell’amministratore, garantendo così maggiore trasparenza. Inoltre, ogni condomino ha il diritto, tramite l’amministratore, di visionare periodicamente la rendicontazione e di richiedere copie della stessa, a proprie spese.

Perché è importante che l’amministratore utilizzi un conto corrente separato?

L’utilizzo di un conto corrente separato per la gestione delle somme del condominio è cruciale per evitare confusione tra le finanze private dell’amministratore e quelle collettive del condominio. Questo strumento offre diverse garanzie ai condòmini, tra cui:

  • Trasparenza totale sulle entrate e uscite del condominio;
  • Maggiore controllo sulle spese e sulle rendicontazioni;
  • Prevenzione di frodi e malversazioni grazie alla tracciabilità di ogni operazione.

Inoltre, l’amministratore non può mescolare fondi privati con quelli del condominio, eliminando così il rischio di eventuali abusi o errori che potrebbero compromettere la fiducia tra i condomini.

Quali sono i diritti dei condomini riguardo alla rendicontazione periodica?

Ogni condomino ha il diritto di richiedere, tramite l’amministratore, di prendere visione e, se necessario, di estrarre copia della rendicontazione periodica, che deve essere fornita a proprie spese. Questo diritto di accesso è fondamentale per assicurare che tutte le operazioni finanziarie siano trasparenti e che ogni condomino possa verificare l’andamento delle spese condominiali.

Qual è l’importanza della rendicontazione periodica e come può essere utilizzata dai condomini?

La rendicontazione periodica offre una panoramica chiara e dettagliata delle entrate e uscite del condominio, con particolare attenzione alle spese straordinarie e ordinarie. Con questo strumento, i condomini possono:

  • Verificare se le somme versate sono state gestite correttamente;
  • Controllare eventuali anomalie nelle spese;
  • Comprendere le necessità economiche future del condominio

Esempio pratico:
Immaginiamo che un condominio abbia deciso di eseguire lavori di ristrutturazione straordinaria al fine di rifare il tetto. L’amministratore ha il compito di raccogliere i fondi necessari dai condomini e di gestirli in modo trasparente. Secondo l’articolo 1129, comma 7, tutte le somme versate dai condòmini per questi lavori devono transitare attraverso un conto corrente dedicato al condominio, che permette ai condòmini di monitorare l’intero processo.
Supponiamo che uno dei condòmini desideri verificare come sono stati spesi i soldi raccolti. Grazie al diritto di accesso alla rendicontazione, questo condomino può richiedere all’amministratore di prendere visione dei dettagli dei pagamenti effettuati, assicurandosi che la cifra raccolta corrisponda alle spese reali. Se, per esempio, l’amministratore ha utilizzato somme per spese non correlate ai lavori, il condomino può contestare l’operato e chiedere chiarimenti.

Cosa accade se l’amministratore non rispetta queste disposizioni?

Il mancato rispetto di questi obblighi da parte dell’amministratore può comportare gravi conseguenze legali. L’amministratore potrebbe essere ritenuto responsabile per una gestione irregolare dei fondi condominiali e, in alcuni casi, potrebbe incorrere in sanzioni o azioni legali da parte dei condomini. In particolare, il diritto di accesso alla rendicontazione e al conto dedicato è una protezione fondamentale per i condomini, che possono agire legalmente qualora ritengano che vi siano irregolarità o mancanze da parte dell’amministratore.

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Autore

  • “Avvocato già iscritto all’Albo presso l’Ordine degli Avvocati di Torino. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino con tesi in materia di Big Data e rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali (GDPR). Specializzato in diritto della privacy, diritto penale e responsabilità civile”.

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