Quali sono i rischi che si possono correre nel caso in cui non venga aggiornata l’anagrafe condominiale?  Cosa prevede il Codice Civile?

L’anagrafe condominiale è un registro obbligatorio previsto dalla normativa italiana (art. 1130 del Codice Civile) che deve essere tenuto aggiornato dall’amministratore di condominio. Questo documento raccoglie le informazioni essenziali relative ai condomini e agli immobili presenti nello stabile (nome e cognome, codice fiscale, domicilio, dati catastali ecc.).

Non aggiornare costantemente può comportare rischi in termini di privacy per tutti i condòmini. In questo articolo vedremo cosa succede se non si aggiorna questo documento.

Cosa fare quando cambiano i dati anagrafici?

Ogni variazione dei dati contenuti all’interno dell’anagrafe condominiale deve essere comunicata all’amministratore di condominio.

L’articolo 1130 comma 6 del Codice civile prevede che ogni variazione dei dati debba essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L’amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, deve richiedere con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l’amministratore deve acquisire le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili.

Ma quali rischi si possono corre in tema di privacy se non viene aggiornata l’anagrafa condominiale?

Anagrafe condominiale non aggiornata: i rischi per la privacy

Pensiamo al caso in cui non siano stati aggiornati i dati anagrafici di alcuni precedenti  condòmini che hanno lasciato l’edificio da poco tempo, non essendo stati sostituiti con quelli dei nuovi arrivati. In tal caso si rischierebbero gravi conseguenze in sede di convocazione dell’assemblea, poiché i nuovi condòmini non ricevendo l’avviso, rischierebbero di essere esclusi dalla partecipazione, con serie ripercussioni sull’eventualità di eventuali delibere approvate in seno all’assemblea, essendovi stata l’esclusione di alcuni fra gli aventi diritto. Senza contare che soggetti non più legittimati a ricevere dati personali del condominio, come i precedenti condòmini rispetto al contenuto della convocazione (es: ordine del giorno), entrerebbero in possesso di tali dati, configurandosi così una grave violazione della privacy.

Un’anagrafe condominiale non aggiornata può comportare significativi rischi in tema di privacy, rischiando di ledere il principio di esattezza, sancito dall’articolo 5 del GDPR, in base al quale nell’ambito di un trattamento i dati personali devono essere costantemente aggiornati.

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