Le case in bioedilizia rappresentano un approccio all’edilizia che incorpora una serie di caratteristiche distintive. Prima di tutto, la bioedilizia si basa su un approccio integrato in cui tutti i professionisti coinvolti, dall’architetto al costruttore, considerano attentamente la qualità dei materiali e delle risorse necessarie per il progetto di costruzione ecologica.
Inoltre, l’architettura sostenibile deve tener conto dei vincoli ambientali. Questo significa che il progetto deve essere realizzato considerando le caratteristiche del terreno, il paesaggio circostante e l’equilibrio ambientale. L’edificio deve integrarsi perfettamente con l’ambiente circostante, tenendo conto del clima, della vegetazione, dell’illuminazione naturale, delle temperature estreme e dell’umidità.
Un elemento cruciale della bioedilizia riguarda le prestazioni energetiche. È essenziale trovare un equilibrio tra l’efficienza energetica delle attività quotidiane, che mira a ridurre il consumo di energia, e l’efficienza energetica dell’edificio, che coinvolge l’uso di impianti efficienti e sostenibili e un’ottima isolazione termica. Inoltre, si promuove l’utilizzo di fonti di energia pulita come l’energia solare, il fotovoltaico, le biomasse e il geotermico per il riscaldamento e il raffreddamento dell’edificio.
Infine, la costruzione in bioedilizia deve garantire la salute e il comfort degli abitanti, fornendo una buona qualità dell’acqua e dell’aria e proteggendo dagli agenti esterni come campi elettromagnetici, umidità e altri fattori.
I materiali delle costruzioni ecosostenibili
Un altro aspetto cruciale della bioedilizia è la scelta dei materiali da costruzione che siano efficienti e rispettosi dell’ambiente. Materiali come pavimenti, pareti e coperture influenzano le prestazioni acustiche, l’inerzia termica e la circolazione dell’aria all’interno dell’edificio. Alcuni dei materiali eco-sostenibili più comuni includono la paglia, il legno, il sughero, il gesso, la fibra di canapa, il bambù, la fibra di juta, la lana di roccia, il legno-cemento, la fibra di cellulosa, il legno lamellare, la fibra di legno mineralizzata, l’argilla espansa, la calce espansa e vernici di origine naturale.
Eliminare i materiali tossici come l’amianto
È di fondamentale importanza scegliere materiali che siano sicuri per la salute umana e che possano essere smaltiti senza danneggiare l’ecosistema. Purtroppo, in Italia, la presenza di materiali tossici all’interno di edifici, come l’amianto, rappresenta ancora una minaccia significativa.
Un esempio rilevante è l’uso diffuso dell’amianto in molti edifici costruiti tra il 1950 e il 1992. La Legge 257/1992 vietò l’estrazione, la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti contenenti amianto, ma non impose obblighi di bonifica. Di conseguenza, numerosi siti inquinati dall’amianto continuano a rappresentare un pericolo per la salute pubblica in Italia.
Legno come nuova frontiera della bioedilizia
Il legno gioca un ruolo chiave nella bioedilizia ed è spesso utilizzato come materiale principale nella costruzione di edifici sostenibili. Le case in legno, in particolare, spesso sono prefabbricate, il che consente di pianificare in anticipo le prestazioni termiche, il risparmio energetico e il comfort degli abitanti.
L’uso di legno certificato e trattato garantisce un’eccellente coibentazione grazie alle sue proprietà isolanti. Ciò si traduce in un ambiente confortevole per gli occupanti e in una riduzione dei costi energetici.
Pro e contro della bioedilizia
Come per qualsiasi approccio, esistono vantaggi e svantaggi nella bioedilizia. Tra i principali vantaggi ci sono il risparmio energetico e idrico, il comfort degli utenti, la qualità dell’acqua e dell’aria e l’impatto ambientale
ridotto. Inoltre, l’edilizia sostenibile promuove la ventilazione naturale per purificare l’aria interna e ridurre inquinanti come odori, fumo e sostanze tossiche.
Tuttavia, ci sono anche svantaggi, tra cui il costo elevato. Il settore della bioedilizia in Italia non è ancora completamente consolidato, il che rende le costruzioni sostenibili ancora un’opzione costosa. I prezzi variano a seconda dell’impresa, ma generalmente costruire una casa in bioedilizia può costare tra 1.200 e 2.000 euro al metro quadrato. Nel caso di case prefabbricate in bioedilizia, il prezzo si aggira tra 1.100 e 1.800 euro al metro quadrato. Tuttavia, questi costi più elevati spesso si riflettono in un minor consumo energetico e comfort per gli abitanti, e possono essere compensati da incentivi e detrazioni fiscali.