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ToggleUn condòmino subisce numerosi danneggiamenti alla saracinesca del suo garage, situato nel cortile condominiale. Può installare una telecamera privata per individuare i colpevoli?
Da tempo nello stabile che amministri si verificano episodi spiacevoli di danneggiamento al box di un condòmino e alla sua auto in maniera continuativa. Prima la fiancata rigata, poi lo specchietto rotto e da ultimo la saracinesca del box imbrattata con della vernice. Esasperato il proprietario ha deciso di installare un sistema di videosorveglianza che possa fungere da deterrente e permettergli di scoprire l’autore delle malefatte. La domanda che ci poniamo quindi è: si possono installare telecamere private nel cortile condominiale?
La risposta è sì, ma con alcune importanti precisazioni.
Un condòmino può installare delle telecamere private nel cortile del condominio?
Come abbiamo visto il condominio può decidere di installare un impianto di videosorveglianza che inquadri le aree comuni, come cortili, giardini, pianerottoli, androni e garage. In questo caso, come ti ho già spiegato, è necessaria la delibera dell’assemblea con la maggioranza dei presenti e almeno metà del valore millesimale dell’edificio. Deve essere inoltre apposto un cartello ben visibile che segnali la presenza delle telecamere e i filmati devono essere conservati per non più di sette giorni.
Ogni condòmino, invece, può installare un proprio impianto di videosorveglianza privata senza bisogno di autorizzazione e senza dover affiggere il cartello. Tuttavia, la telecamera non deve riprendere le aree comuni, ma solo spazi privati come la porta di casa, la saracinesca del garage o, appunto, il proprio posto auto.
La telecamera privata deve quindi assolvere unicamente alla funzione di sorvegliare gli spazi di esclusiva proprietà del singolo condòmino. In questo modo, si tutela il diritto alla privacy degli altri residenti e si garantisce un utilizzo legittimo del sistema di videosorveglianza.
Esempi di installazioni legittime:
- Telecamera puntata sulla porta d’ingresso dell’appartamento: può essere utile per monitorare accessi indesiderati o eventuali tentativi di effrazione.
- Telecamera puntata sulla saracinesca del garage: consente di sorvegliare l’area di parcheggio privata e prevenire atti vandalici o furti di veicoli.
- Telecamera puntata sul posto auto assegnato: permette di individuare eventuali danneggiamenti all’auto o furti di oggetti.
Telecamere private nel cortile condominiale: cosa dice la giurisprudenza?
La Cassazione, con le sentenze n. 27223/2022 e n. 71/2013, ha stabilito che è legittimo installare una telecamera privata che punti verso il proprio veicolo parcheggiato nello spazio condominiale, anche senza il consenso dell’assemblea e senza affiggere il cartello.
La telecamera può essere installata sul balcone del condòmino o su una struttura comune come un cancello o un angolo della facciata, ma l’angolo di ripresa non deve invadere le aree comuni o la privacy dei vicini. In altre parole, la telecamera deve essere puntata solo sull’auto e non deve riprendere il passaggio di altre persone.
Cosa fare se un condòmino contesta l’installazione di telecamere private nel cortile condominiale?
Se un vicino si oppone all’installazione della telecamera, sostenendo che viola la sua privacy, è necessario dimostrare che l’inquadramento non eccede i limiti consentiti e che non si verificano intrusioni nella sfera privata altrui. Pertanto in caso di controversie fra due condòmini, si consiglia all’amministratore:
- Primo contatto: operare una mediazione tra il condòmino leso e il vicino che ha sollevato le sue perplessità per comprendere le sue preoccupazioni e provare a trovare un terreno comune;
- Spiegazione delle motivazioni: cercare di far chiarire le ragioni che hanno spinto all’installazione della telecamera, sottolineando le esigenze di sicurezza e la tutela della propria proprietà;
- Rassicurazioni sulla privacy: garantire al vicino che la telecamera non riprende le aree comuni o la sua abitazione, ma è unicamente puntata verso il proprio veicolo;
- Proposte alternative: se possibile, valutare soluzioni alternative che possano soddisfare le esigenze di sicurezza di entrambi, come l’installazione di una telecamera con un campo visivo più ristretto o l’adozione di altri sistemi di sicurezza.
Le contestazioni sull’installazione di telecamere private in condominio possono essere gestite in modo efficace attraverso il dialogo, la trasparenza e il rispetto reciproco. Se si adottano un approccio proattivo e si è disposti a trovare soluzioni condivise, è possibile risolvere la maggior parte delle controversie in modo amichevole e senza ricorrere a misure legali.
Autore
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“Avvocato già iscritto all’Albo presso l’Ordine degli Avvocati di Torino. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino con tesi in materia di Big Data e rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali (GDPR). Specializzato in diritto della privacy, diritto penale e responsabilità civile”.
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